mercoledì 4 giugno 2008

UN GIORNO MIGLIORE



Alla fine il "We Change" di Barack Obama ce l'ha fatta.
E' lui il primo afro-americano candidato alla presidenza degli USA.
Per tutto il mondo oggi è un giorno migliore, fatto di speranze e sogni.

Il Democratico delle "Perfect Union"! Uno su cui il sottoscritto ha puntato anche quando nessuno avrebbe giocato un solo dollaro. Era impossibile. Era nero e non poteva essere il candidato Democratico. Ma la sua abilità oratoria, la sua passione, la sua voglia hanno coinvolto milioni di Americani...e non solo...

E ALLORA, ADESSO FORZA BARACK! YES, WE CAN...

Quando abbiamo superato delle prove apparentemente insuperabili; quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo.
Sì, noi possiamo.
Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese.
Sì, noi possiamo.
È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia.
Sì, noi possiamo.
Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata.
Sì, noi possiamo.
È stato l'appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa.
Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa nazione. Sì, noi possiamo riparare questo mondo.
Sì, noi possiamo...

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