venerdì 30 maggio 2008

Storie di ordinaria Follia....


Razzismo, follia, paura, insicurezza, lavaggi del cervello...
Tutto il gran parlare di queste settimane sugli immigrati
(clandestini e no) ha creato, come avevo preventivato in tempi non sospetti, una sorta di psicosi collettiva. Quello che era normale, prassi nella vita presecessionista degli States, adesso irrompe con violenza nella nostra cultura.
Fino a ieri l'altro eravamo popolo povero e migrante, ora abbiamo la pretese di avere le verità del mondo in mano.
Studenti fascisti picchiano dei ragazzi che volevano attaccare dei manifestini; Alemanno che vuole dedicare una via ad Almirante;
il governo Berlusconi che vuole reintrodurre il reato di immigrazione clandestina, introducento di fatto nel sistema giuridico il concetto di razza(tanto per dare più insicurezza ai cittadini, renderli schiavi dei format televisivi su furti e omicidi "neri"...che costituiscono il 25% dei reati di egual peso commessi da italiani. Si uccide in famiglia e loro imputano allo "straniero" le colpe quasi fossero i prosecutori naturali di quel peccato originale..insomma si ragiona un pò come i nazifascisti di 60 anni fa. Chissà che fra 2000 anni non dovranno ricordare per pasqua il sacrificio dell'Uomo, in una religione, il Berluschesimo, dai riti già d'ora stabiliti)...
Se lo guardiamo in TV tutto appare ovattato, stereotipato, quasi un documentario perenne che non deve(perchè non può, perchè non è)uscire dal catodico...ma quando accade qui, sotto casa....


Il sorriso di una neonata seduta sul passeggino e la carezza di una ragazza che si avvicina al viso della piccola per seguire l'impulso di rispondere a quel sorriso.
Venerdì pomeriggio, in un bar di Ragusa, quella che poteva essere la scena ordinaria di una innocente simpatia nata dall'incrocio degli sguardi di una bimba di otto mesi e di una ragazza di 25 anni che serviva ai tavoli, si è trasformata in un episodio di follia e ignoranza.
Questo perchè la cameriera del bar dove è successo il tristissimo episodio di intolleranza è una ragazza tunisina, una bella magrebina dagli occhi scuri e dai lunghi capelli neri le cui fattezze somatiche non nascondono la propria origine. Il "naso naso", un leggero strofinamento che è avvenuto fra la ragazza e la neonata ha scatenato l'inorridimento dei genitori.
Il padre, non appena ha visto la cameriera che con dolcezza si avvicinava al viso della figlia si è avventato su di lei, spingendole con la mano la fronte per allontanarla dalla figlia. La barista tunisina si è accasciata a terra incredula per la reazione dell'uomo e per quanto stava accadendo intorno a lei a causa di quella carezza.
La neonata ha iniziato a piangere, pur senza capire le parole del genitore che urlava mentre spingeva la ragazza: "Allontanati da mia figlia, hai l'Aids, hai l'epatite".
Parecchi testimoni, fra cui i colleghi della giovane magrebina hanno assistito inebetiti a questa scena.
Anche la madre della bimba ha urlato contro la tunisina e alla fine è arrivata pure la Polizia.
In questo trambusto la ragazza si è sentita male, in preda a una crisi di stress e di nervi.
"Non riusciva a respirare - raccontano le colleghe - piangeva a dirotto, siamo rimasti tutti senza parole".
All'indomani dell'accaduto la cameriera tunisina e la sua datrice di lavoro sono state chiamate in Questura.
"Perfino gli agenti hanno suggerito alla nostra collega di presentare una querela - raccontano le colleghe -, ma lei non ne vuole sapere, ha paura di tutto pur essendo regolare, con ingaggio e con tutte le carte in regola: teme di essere mandata via, teme di perdere il lavoro".
La ragazza non ha presentato denuncia e non l'ha fatto nemmeno il suo datore di lavoro. Ma qualcuno, per fortuna, ha raccontato quello che ha visto venerdì in un bar del capoluogo.
"Non voglio parlare - queste le uniche parole che ha detto la cameriera tunisina in risposta al tentativo di strapparle un commento -, io non darò mai più una carezza a un bimbo italiano".

sabato 24 maggio 2008

A Giovanni....



In silenzio, con commozione, un modesto grazie all'uomo che mi ha cambiato la vita....