
Che la Sicilia fosse un "Regnum" del centro destra, credo non sia una novità per nessuno. Dopo quel "61 a 0", credevo che il centrosinistra avesse toccato il fondo. In realtà il "9-0" di ieri assume connotati simili, se non peggiori. Se non è stata Caporetto, a tal si avvicina. Siccome non sono il tipo che si nasconde dietro il dito o che può mentire a se stesso, la mia opinione, personale, tutta mia, è che occorre ripensare seriamente il ruolo del PD in Sicilia, partendo proprio dalla disfatta di ieri.
Togliendo Modica, città il cui sindaco credo possa essere Buscema,
la sconfitta di Comiso è quella che più lascia l'amaro in bocca. Gigi Bellassai, cui mi legano amicizia e stima, avrebbe meritato di più , per quanto svolto a servizio della collettività tutta. Ricordo solo il suo ruolo principale nella lotta contro la privatizzazione dell'acqua. So che sarà capace di metabolizzare la sconfitta e mettersi nuovamente a disposizione del partito e della sua gente. Tutti i capoluoghi di provincia oggi sono in asse con il governo regionale e nazionale. Il che è un pericolo. Il tracollo dell' MPA, ovunque sia andato senza PDL, conferma che il governatore della Regione è di fatto il presidente del PDL.
La classe dirigente regionale e provinciale del Partito Democratico deve porsi delle "questio" di fondo ed agire di conseguenza.
Una cosa però mi consola, anche se è un paradosso. Dopo elezioni del genere, accadono solitamente due cose: qualcuno lascia la barca che affonda, per approdare verso lidi migliori o semplicemente distaccandosi dall'attività politica; ci si guarderà in faccia e si dovrà trovare la forza di ripensare coalizioni e programmi di governo e non di testimonianza.
Mi auguro che questa lezione faccia fare un bagno di umiltà e convinca che è chiuso il tempo dei radical chic e dell'intellettualismo elitario. Bisogna pensare nuovo e per farlo occorre rimettere se stessi in discussione e ripartire dai quartieri, dal pragmatismo, dalle piccole cose, che poi, sono le singole unità che compongono i massimi sistemi.
Per questo accetto serenamente la sconfitta, che è maestra, e che dà la forza di ripartire con più voglia, se è possibile, di prima.
E' questo il tempo delle scelte coraggiose!
Pace e bene
Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. (Lev Tolstoj)
4 commenti:
tanto lo so che passarete tutti al MPA o al PDL.
paru, tutto tranne mpa!
L'ho detto e lo ripeto: quando la barca affonda, l'equipaggio passa con i pirati! Questo per un partito politico è un bene, perchè esalta il ruolo di chi lo fa per interesse e non per convinzione.
Chi mi conosce sa che ho "respirato politica" da quando avevo 5 anni, ma non ho mai voluto affiancare il mio volto ad un partito.
Se per la prima volta l'ho fatto, è perchè credo nel Partito Democratico. Ci ho creduto quando non era ancora nato, e assieme a Gianni, in un caldissimo luglio 2007, l'avventura partì. Ci ho creduto dopo il 14 aprile, ci credo ancora con più forza, se è possibile, oggi.
Se dovessi lasciare, sarebbe per ritirarmi a vita privata, non certo per pulsioni autonomiste o destrorse.
Pace e bene
Hai perfettamente ragione. Ricordo ancora quando abbiamo scommesso tutto in questa avventura. Il Partito Democratico è nato a Pozzallo, siamo riusciti a portare a casa un risultato straordinario (la rielezione di un deputato all'Ars) quando altrove il centro-destra imperversava. Adesso stiamo facendo con coerenza e determinazione il ruolo che la città ci ha affidato un anno fa. Siamo più vicini alla città oggi, di quanto lo siamo stati negli ultimi tempi!E questo si palesa giorno dopo giorno. Non abbiamo niente da recriminare, anzi, direi che il nostro ruolo è fondamentale per il bene della città.
L'importante è camminare sempre a testa alta e questo nessuno ce lo potrà mai portare via
Posta un commento